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La Riserva Naturale Statale di Vivara

La Riserva Naturale Statale di Vivara

Storia e Curiosità della Riserva Naturale Statale di Vivara

La Riserva Naturale Statale di Vivara è una piccola isola situata a pochi minuti di navigazione dalla città di Pozzuoli, in provincia di Napoli. La sua superficie è di appena 0,3 km² ma è un vero e proprio gioiello della natura.

 

Questa riserva è l’unica isola vulcanica della Baia di Napoli ed è stata istituita nel 1974 con il nome di Parco Naturale e poi divenuta Riserva Naturale Statale nel 1982.

Ma la storia di questa isola non inizia qui. Infatti, già nel 1671 il viceré di Napoli, il duca d’Arcos, decise di trasformarla in un vivaio a cielo aperto e di farvi costruire una serie di mura per proteggere le piante dall’erosione del mare. Questo vivaio fu poi trasferito a Ischia alla fine del XVIII secolo, lasciando l’isola in balia di se stessa. Ed infatti il suo nome deriva dal latino vivarium che significa “luogo in cui vivono gli animali”.

Con il passare del tempo, l’isola è stata abbandonata e trascurata fino agli anni ’50, quando è stata riscoperta grazie al lavoro dell’ingegnere Salvatore Luigi Martuscelli. Questi ha portato avanti un importante lavoro di recupero e restauro, ripristinando le mura di pietra, risaltando le piante autoctone e creando nuovi percorsi.

Nella riserva, che è stata dichiarata anche Area Marina Protetta, è possibile ammirare una grande varietà di piante e animali. Tra le piante, ad esempio, ci sono il lentisco, l’elicriso, la fillirea e il ginepro rosso. Ma l’isola offre anche uno spettacolo suggestivo grazie alla presenza di numerose grotte naturali, come la Grotta Azzurra, scoperta proprio dall’ingegner Martuscelli.

 

La Riserva Naturale è un luogo di grande importanza anche dal punto di vista geologico. Infatti, l’isola fa parte della catena vulcanica dei Campi Flegrei e la sua origine risale a circa 32.000 anni fa, quando l’eruzione del vulcano Flegreo provocò l’emersione di diverse isolette. L’isola di Vivara è l’ultima oggi rimasta.

Inoltre Vivara ha anche una notevole valenza archeologica per la presenza dei reperti della civiltà dei Micenei “popoli del mare”, come testimoniano i numerosi ritrovamenti ascrivibili al VI sec. a.C..
In questo piccolo paradiso sembra che i micenei vivessero fianco a fianco, pacificamente, con la popolazione indigena, godendo di un reciproco arricchimento culturale e di uno scambio di tecniche artigianali e costruttive. Tutto ciò è testimoniato dagli ingenti ritrovamenti tra cui oggetti di ceramica di uso domestico, oggetti in argilla locale lavorati al tornio, strumento importato dai micenei, copertura di alcune capanne in stile tipicamente egeo, ma fatta con tegole in tufo locale, probabilmente fornite da artigiani del posto, e molti altri.

 

Infine, la Riserva Naturale Statale di Vivara è stata premiata con la Torre Litoranea d’argento e la Bandiera Verde, riconoscimenti che attestano la qualità della gestione e dell’ospitalità del parco.

L’isola è collegata con Procida da un ponte che è stato ristrutturato da poco; è tornata fruibile al pubblico grazie ad un servizio di visite guidate a gruppi organizzato dal Comune di Procida, ed è visitabile tutti i giorni dalle 8:00 alle 19:00.

Se siete amanti della natura e della storia, la Riserva Naturale Statale di Vivara è un luogo che non potete assolutamente perdere.
La sua bellezza e le sue peculiarità sapranno conquistarvi e farvi immergere completamente nella natura incontaminata di questo naturalistico, che può rappresentare un’oasi di pace per chi intende trascorrere una giornata lontano dalla calca e dai turisti e godersi del relax assoluto.