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I beni del FAI in Campania

Fondo Ambiente Italiano

Il FAI promuove l’educazione, l’amore, la conoscenza e il godimento per l’ambiente, il paesaggio e il patrimonio storico – artistico della Nazione.

L’obiettivo del FAI consiste nella tutela, salvaguardia e valorizzazione dell’ambiente, del paesaggio e del patrimonio storico – artistico italiano, attraverso il restauro e l’apertura al pubblico dei beni ricevuti per donazione, eredità o comodato.

IL FAI nasce nel 1975 dall’idea di Elena Croce, figlia del filosofo Benedetto Croce, di creare una fondazione sulla falsariga del National Trust Britannico,  creato nel 1895 al fine di preservare i beni artistici del Paese.

La sua idea divenne realtà il 28 aprile del 1975 grazie al sostegno di Giulia Maria Crespi, Renato Bazzoni, Alberto Predieri e Franco Russoli, firmatari dell’atto costitutivo e dello statuto del FAI.

A dare il via alle attività fu la prima donazione ricevuta: Cala Junco, una caletta nelle isole Eolie donata da Pietro di Blasi. Seguirono il Monastero di Torba, comprato e donato dalla stessa presidente Crespi, l’Abbazia di San Fruttuoso a Camogli, fino alle ultime significative acquisizioni dei Giganti della Sila a Spezzano della Sila, del Podere Case Lovara a Punta Mesco e delle Saline Conti Vecchi a Cagliari.

 

Nel corso degli anni, si sono susseguite altre donazioni e acquisizioni da parte della fondazione che, nel 1993, organizzò la Prima Giornata FAI di primavera, aprendo numerosissimi luoghi al pubblico.

Nel 2003, invece, furono istituiti i Luoghi del Cuore, una campagna in cui gli italiani sono chiamati a esprimersi sui luoghi che hanno più a cuore e che vorrebbero salvare.

Ville, castelli, abbazie, edicole e torri, ma anche tratti di costa e boschi: oggi i beni del FAI italiani sono quasi 70, di cui 30 aperti al pubblico.

Li possiamo dividere in 5 categorie principali:

  • Bene promosso dai volontari
  • Bene in restauro
  • Bene aperto al pubblico
  • Bene tutelato
  • Bene patrocinato

 

Il FAI in Campania

I beni del FAI in Campania sono tre:

  • Area costiera di San Giovanni a Piro – Donata al FAI da Fiamma Petrilli Pintacuda nel 1984, l’area costiera si estende per 20.000 metri quadrati fino alla confinante Marina di Camerota, in provincia di Salerno. L’area ricade nel territorio di Scario, frazione marina del comune di San Giovanni a Piro, un pittoresco borgo marinaro, rinomato centro turistico fornito di uno dei porti più attrezzati della zona. Le spiagge di Scario sono tra le più belle del territorio Cilentano: ritroviamo molte cale, alcune raggiungibili solo con imbarcazioni o a piedi attraverso il sentiero della Masseta, altre accessibili anche in  auto, come quelle nei pressi del paese, tra cui la spiaggia della Tragara.
  • Baia di Ieranto – Tra le acque cristalline dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella, posto dinanzi ai Faraglioni dell’isola di Capri, si trova la Baia di Ieranto. Nel 1986 l’intera area è stata donata al FAI dall’azienda Italsider. La zona si estende nell’entroterra per circa 49 ettari e copre circa 5 km di costa. Si possono distinguere due aree: quella rocciosa scoscesa che termina con Punta Campanella, e quella del promontorio che si estende da Montalto fino a Punta Penna, sul mare aperto.
  • Parco sorgenti Ferrarelle di Riardo – Il Parco Fonti di Riardo, nel cuore dell’alto casertano, è una vasta area naturale di circa 145 ettari che si estende nella pianura pedemontana del Roccamonfina e del Monte Maggiore. Esso è di proprietà dell’azienda Ferrarelle ed è, dal 2010, patrocinato dal FAI, che ne tutela lo straordinario contesto paesaggistico e architettonico. L’obiettivo consiste nel creare un’azienda agricola che concorra sia alla conservazione delle biodiversità e del paesaggio culturale, storico e agricolo dell’area, che alla valorizzazione culturale delle attività legate allo stabilimento idrominerale.

Ogni anno, tra le varie iniziative promosse dalla fondazione, vengono organizzate le giornate FAI di Primavera, che ricadono, generalmente, nella terza settimana di marzo. Quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria in corso, sono state rimandate.

Torneremo a vivere la più grande festa di piazza dedicata ai Beni Culturali quando l’emergenza sanitaria sarà rientrata. Al momento non possiamo che restare in attesa di conoscere l’evoluzione dei provvedimenti nazionali per valutare le reali possibilità di individuare una prossima data da comunicarvi. Nel frattempo continuate a seguirci sui nostri canali social per restare informati sulle novità e gli aggiornamenti. E allora sarà ancora più bello ritrovarsi a riscoprire la bellezza della nostra meravigliosa Italia, che mai come oggi ci manca.

Ci auguriamo di poter tornare presto ad ammirare le bellezze del nostro territorio, visitare i luoghi del FAI aperti e passeggiare tra i nostri luoghi del cuore.

 

 

Maria Anna Ambrosino

Laureata in Storia e Critica d'arte presso l'Università degli Studi di Salerno. Borsista presso ISISLab all'Università degli Studi di Salerno. Social Media Manager e gestore delle attività del Progetto Hetor. Open Data specialist.

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