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Il Complesso Monumentale dei Girolamini a Napoli

Riapre la bellissima Quadreria dei Girolamini a Napoli

 

Finalmente riapre dopo diversi mesi di chiusura il Complesso Monumentale dei Girolamini.

Situato proprio di fronte al Duomo di Napoli, il Complesso fu edificato tra la fine del Cinquecento e la prima metà del Seicento e deve il suo nome ai religiosi seguaci di San Filippo Neri, che furono così soprannominati dai napoletani dal loro primo luogo d’incontro, la Chiesa di San Girolamo della Carità a Roma.

 

 

Il complesso, ingranditosi negli anni e arricchitosi di opere d’arte, divenne monumento nazionale nel 1866. Esso comprende: la monumentale Chiesa dei Girolamini, la quadreria, la biblioteca, due chiostri e l’oratorio dell’Assunta.

Gli architetti che si occuparono della costruzione del complesso furono i fiorentini Giovan Antonio Dosio , Dionisio Nencioni di Bartolomeo e il più giovane Dioniso Lazzari, insieme a padre Antonio Talpa che condizionò le soluzioni compositive di natura napoletana.

Gli architetti fiorentini mantennero nelle loro scelte stilistiche la volontà dell’ordine di rimanere legati al fondatore.

Autentico scrigno di tesori artistici, il complesso presenta, distribuite tra la chiesa monumentale, la sacrestia e la quadreria, opere che evidenziano il gusto eclettico dei padri, donate da benefattori e dagli stessi padri.

 

 

Proprio a seguito della sua riapertura, il 21 Aprile scorso, la straordinaria collezione di importanti quadri, ospitati finora nella Casa dei padri dell’Oratorio di San Filippo Neri, è stata completamente riorganizzata con una nuova e forse più bella sistemazione.

Le tele sono state disposte in un percorso espositivo che conduce dall’ambulacro della Quadreria fino alla Biblioteca, purtroppo ancora chiusa.

Lungo il corridoio si potranno ammirare i capolavori finora conservati nel Complesso dei Girolamini: le meraviglie dei grandi pittori napoletani e della scuola napoletana, quali Jusepe de Ribera, Francesco Solimena, Battistello Carracciolo, Massimo Stanzione, Luca Giordano, Guido Reni.

Non mancano tra i quadri dei Girolamini anche i dipinti di Federico Zuccari, Fabrizio Santafede, Mathias Stomer.

All’interno del complesso si trova l’Oratorio dell’Assunta, nonché Congrega dei mercanti e degli artigiani, che possiamo ammirare nel trompe l’oeil sul soffitto; è inoltre abbellita dal pavimento maiolicato del Settecento.

L’Oratorio è affiancato da una Sacrestia, generalmente chiusa al pubblico, anch’essa riccamente decorata.

La Basilica invece è a tre navate; presenta inoltre sei cappelle, commissionate successivamente da alcune famiglie nobili napoletane che le hanno fatte abbellire dai principali artisti e pittori dell’epoca, come Solimena, Luca Giordano e Pomarancio.

Possiamo ammirare anche due chiostri: uno più piccolo, detto Maiolicato, opera di Giovanni Antonio Dosio e l’altro più grande, detto degli Aranci, opera di Dionisio di Bartolomeo.

Infine la Biblioteca, sicuramente il pezzo forte dell’intero complesso, si compone di sei sale di cui quattro settecentesche e due moderne. È sicuramente la biblioteca più affascinante di tutto il Sud Italia e la più antica tra quelle napoletane: conserva circa 160000 volumi, frutto di acquisti, ma soprattutto di donazioni ai padri oratoriani.

A chi non è capitato di imbattersi nella foto della Sala Grande, intitolata a Giambattista Vico, che si presenta in tutta la sua magnificenza. Anch’essa settecentesca, si divide tra scaffali in legno di noce del beneventano e dipinti.

Purtroppo la biblioteca non è più visitabile da alcuni anni, a causa del sequestro a cui è stata sottoposta dopo che il Direttore della stessa aveva trafugato diversi libri dal valore immenso, spesso pezzi unici. Essa è resa accessibile solo con visite guidate, preventivamente autorizzate dal magistrato che ne dispone il temporaneo dissequestro.

 

 

Il complesso monumentale dei Girolamini rappresenta uno dei più importanti monumenti della città sia dal punto di vista artistico che storico-culturale.

Per il momento il sito prevede la riapertura, solo su prenotazione, esclusivamente in due momenti: la seconda e la quarta domenica del mese di Maggio.

Meglio non farsi sfuggire l’occasione…correte a vistarlo!