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Le meraviglie nascoste: esplorando le grotte di Marina di Camerota

La costiera Cilentana è ricca di insenature, baie, grotte, cale e spiagge. Tra queste spiccano le grotte di Camerota.

Le coste italiane sono famose per la loro bellezza e varietà, ma poche destinazioni possono vantare una combinazione di mare cristallino e una serie di grotte affascinanti come Marina di Camerota, in provincia di Salerno. Situata nella splendida regione Campania, questa pittoresca località balneare offre un tesoro nascosto di grotte marine che affascinano i visitatori con la loro maestosità e i loro spettacolari paesaggi sotterranei.

Camerota

Camerota è un comune italiano di 6899 abitanti della provincia di Salerno in Campania, con un centro storico caratterizzato da una forte impronta medievale. Quest’ultimo è conosciuto anche come “Camerota alta”, per distinguerlo dalla frazione balneare di Marina di Camerota.

Leggenda narra che il suo nome derivi da quello di una bellissima fanciulla di nome Kamatatòn di cui Palinuro, il nocchiero di Enea, si innamorò. Però la fanciulla non ricambiava questo amore così Palinuro, disperato, si immerse in mare per seguirla perdendo la vita. Venere, la dea dell’amore, per punire la crudeltà di Kamatatòn la trasformò in roccia, dove al giorno d’oggi sorge l’abitato di Camerota, condannandola a guardare in eterno il suo amore respinto.

In realtà, il suo nome deriva molto probabilmente dal greco kamarōtós (ricurvo) o dal latino Camurus (incurvato). In entrambi i casi si riferisce alle numerose grotte calcaree, in cui ancor oggi è possibile trovare reperti archeologici risalenti all’era Paleolitica. Infatti il territorio è uno dei luoghi più importanti in Italia per lo studio della cultura preistorica lungo la costa.

 

 

Camerota attrae ogni anno migliaia di turisti grazie alla sua storia e cultura, alla sua natura selvaggia, al buon cibo e alle sue coste cristalline. Il territorio, infatti, è caratterizzato da coste frastagliate, isolotti, torri di avvistamento e numerose grotte, ricche del fascino misterioso che affonda le radici nella preistoria.

Le grotte di Marina di Camerota hanno attirato l’interesse scientifico ed assunto un’importanza internazionale grazie ai reperti storici portati alla luce dagli esperti. Le ricerche hanno permesso di ricostruire i cambiamenti avvenuti lungo la costa e le attività dell’uomo preistorico, l’uomo di Neanderthal, il primo abitante di questo magnifico territorio.

 

 

Le grotte di Camerota

Le grotte di Marina di Camerota sono un sistema di caverne sottomarine che si estende per oltre 5 chilometri lungo la costa. Queste grotte sono state modellate nel corso di millenni dall’incessante lavoro delle onde del mare, che hanno scolpito scogliere, archi e gallerie di una bellezza unica.

Ogni grotta ha una sua personalità distintiva, con formazioni rocciose impressionanti, lagune cristalline e giochi di luce che creano un’atmosfera magica.

  • Grotta del Noglio – Questa grotta, conosciuta anche con il nome di Grotta del Teschio per la sua forma, prende il nome dalle stalattiti e stalagmiti presenti all’interno, che ricordano delle salsicce piccanti locali. Essa non è raggiungibile dalla terra ferma ma da un unico ingresso dal mare. Anche se oggi resta un luogo difficile da raggiungere, il passato racchiuso all’interno della grotta ha rivelato agli archeologi che l’uomo ha abitato questa cavità naturale in diverse epoche della preistoria.
  • Grotta della Cala – Riaperta nel maggio 2016, la grotta della Cala è uno dei siti preistorici più importanti del mondo: qui, negli anni ’60, furono rinvenuti resti dell’uomo di Neanderthal e dell’uomo Sapiens. Al suo interno, infatti, è possibile percorrere la storia del luogo attraverso un allestimento fatto con utensili e riproduzioni di uomini primitivi.
  • Grotta della Serratura – La grotta, conosciuta anche con il nome di Grotta della Chiave, prende il nome dalla caratteristica forma dell’apertura. Abbastanza profonda, anche questa grotta è stata frequentata da umani del Paleolitico superiore, del Mesolitico e del Neolitico medio e recente, come testimoniano alcuni ritrovamenti.
  • Grotta e Riparo del Poggio – Il complesso del Poggio, in origine, era costituito da un’unica caverna formata da una cavità più piccola, l’attuale Grotta, che funzionava da galleria di drenaggio di una grotta enorme, l’attuale Riparo. Crolli successivi hanno determinato la forma attuale. Numerosi sono i reperti lasciati dai gruppi umani che hanno frequentato il luogo: dalla zona più antica provengono resti di elefante, rinoceronte e due resti umani; dalla zona più recente provengono numerosi manufatti (punte, lame e raschiatoi).
  • Grotta di San Biagio – La grotta di San Biagio si distingue dalle altre per la presenza, al suo interno, di una cappella ricavata nella roccia. Essa ospita un dipinto del XVI secolo con la Madonna con Bambino, Santa Barbara, San Biagio, Sant’Antonio e una donna penitente risalenti. Fu costruita probabilmente dai monaci tra il X e l’XI secolo in seguito ad un miracolo avuto da una donna devota a San Biagio, la quale, recandosi nella zona per mietere l’erba, stava per essere travolta da un masso, fino a che non invocò San Biagio. Attualmente la cappella viene aperta solo il 3 febbraio ed avviene la celebrazione della messa per i festeggiamenti di San Biagio.

 

Visitare Camerota

Per valorizzare il territorio e le sue grotte è stato realizzato il Muvip, Ecomuseo virtuale del Paleolitico. Si tratta di un piccolo spazio al porto con una sala informazioni, dove è possibile conoscere il territorio di Camerota e delle sue frazioni attraverso un plastico dell’area, scoprendone inoltre le caratteristiche grazie a una installazione di approfondimento, e una sala immersiva, dove grazie a moderne tecnologie le pareti sono sensibili al tocco e l’utente può scegliere quale percorso di scoperta visualizzare.

Esplorare le grotte di Marina di Camerota offre un’esperienza unica. È possibile affittare barche o partecipare a escursioni guidate che vi condurranno attraverso le meraviglie sotterranee. Molte delle grotte sono accessibili solo via mare, il che aggiunge un tocco magico all’esperienza.

 

 

Maria Anna Ambrosino

Laureata in Storia e Critica d'arte presso l'Università degli Studi di Salerno. Borsista presso ISISLab all'Università degli Studi di Salerno. Social Media Manager e gestore delle attività del Progetto Hetor. Open Data specialist.

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